Usare le Storie di Instagram per il marketing: ecco come fare

Durano solo ventiquattro ore ma sono tra i formati più amati dagli instagrammer quando si tratta di raccontare la propria quotidianità e farlo allo scopo di coinvolgere i propri follower e le proprie community. Si possono usare le Storie di Instagram per il marketing, però, e in che modo e con che vantaggi? Sia che si tratti di promuovere un’azienda e i suoi prodotti o servizi e sia che si tratti di fare invece personal branding, qui di seguito proveremo a rispondere.

A partire da una necessaria premessa: la maggior parte delle agenzie digitali propongono ai propri clienti, specie se sono clienti alle prime armi e che non hanno ancora una presenza solida sui social network, servizi a pagamento per incrementare le views Stories Instagram e sono servizi certamente utili per migliorare le tanto discusse vanity metrics, dando cioè una spinta iniziale al proprio profilo in attesa di essere in grado di attirare visualizzazioni e buoni numeri anche organicamente e grazie a una community ben affiata. Anche perché, di fatto, ci sono numerose fasi di vita di un profilo social in cui investire in adv o contenuti a pagamento può aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati e farlo rapidamente: anche le sponsorizzazioni, cioè, possono entrare tra le voci che permettono di sfruttare le Storie di Instagram per il marketing.

Come usare le Storie di Instagram per il marketing: i primi passi

Torniamo, però, a quelle più organiche. Prima ancora che a fare marketing, le Storie di Instagram possono aiutare a creare o migliorare brand awareness e cioè, semplificando molto, a far conoscere la propria azienda. C’entra anche una semplice questione di frequenza di esposizione: il tempo gli utenti trascorrono su Instagram a scorrere tra le Storie è ormai significativo e più si è presenti su questo canale e più aumentano anche le probabilità che gli stessi siano esposti ai propri messaggi di brand; quando si tratta di contenuti temporanei ed evanescenti ci si dovrebbe preoccupare meno, così, del rischio di overposting, e si potrebbe mantenere cioè un ritmo di pubblicazione più sostenuto, senza che questo voglia dire certo rinunciare a un calendario o a un piano editoriale ben organizzato e razionalizzato.

Se l’obiettivo è far conoscere la propria azienda o il proprio brand, comunque, una buona idea potrebbe essere coinvolgere gli influencer: i takeover dei profili social così di frequente organizzati dai big brand servono a traghettare – o, almeno, si spera – i follower dei personaggi famosi coinvolti sugli account aziendali e quasi sempre sfruttano proprio le Storie, che sono di fatto il canale più semplice e meno rischioso da dare in gestione a terzi. Questa via è quella che permette di usare le Storie di Instagram per il marketing anche nel caso del lancio di un nuovo prodotto, per esempio, o di una brand extension: una buona idea potrebbe essere tra l’altro, in questo caso, mettere a disposizione dei propri follower codici o buoni sconto.

La chiave vincente quando si vogliono usare le Storie di Instagram per il marketing, e quello che gli utenti si aspettano dai brand che lo fanno, è del resto puntare sull’esclusività e sul rapporto diretto: qualche volta si può trattare di organizzare giveaway e contest a cui solo la community Instagram può partecipare; altre volte si possono addirittura lanciare collezioni o linee di prodotti ad hoc; quasi sempre può bastare creare contenuti originali o di backstage e dare la possibilità agli utenti di dire la propria, tramite funzioni come i Sondaggi per esempio.