Storia del rossetto: dalla sua nascita al fascino moderno

Viaggiando tra i secoli conosciamo la storia e l’uso del rossetto, il prodotto beauty più amato dalle donne. Dai Sumeri ai giorni nostri il cosmetico ha subito un’interessante evoluzione passando da semplice amalgama a base di insetti a proposta sofisticata, dal fascino indiscusso. Oggi a caratterizzarlo sono innumerevoli finish, elevate prestazioni, soluzioni a lunga durata e no transfer, pensate per essere confortevoli e in grado di prendersi cura della bellezza e della salute delle labbra.

Storia del rossetto dalla nascita a oggi

Prezioso alleato della bellezza femminile già in epoca remota, il rossetto resta un indiscusso simbolo di femminilità e seduzione. Come sottolineano le ricerche di settore le donne vivono il rossetto con grande intensità, ma non sempre per piacere agli altri piuttosto per soddisfazione personale, e per rafforzare il proprio stile.

Le labbra hanno giocato nei secoli un ruolo da assolute protagoniste, mettendo al centro il colore così come oggi gli innumerevoli finish e le texture liquide e in stick, le tante nuance, le soluzioni brillanti, idratanti, luminose e iridescenti. Scopri di più sulle proposte attuali, che sfruttano indifferentemente consistenze ultra lucenti e opache, vantano elevate prestazioni e lunga durata, senza disdegnare il benessere e la cura delle labbra.

In fatto di colori, a dominare la scena è da sempre il rosso, dalle forme primordiali alle proposte simbolo di ribellione, quali quelle realizzate durante la seconda guerra mondiale da Elizabeth Arden.

Come documenta la storia, i primi riferimenti all’uso del rossetto risalgono all’epoca dei Sumeri nel 2800 a.C. e al ritrovamento, insieme a un pennellino, di un amalgama contenente polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa.

Sono presenti tracce dell’impiego di questo prodotto di bellezza anche nell’antica Mesopotamia, laddove uomini e donne sgretolavano i gioielli per realizzare decori da applicare intorno agli occhi e sulle labbra.

Nell’antico Egitto la storia del rossetto vanta un’utilizzatrice d’eccezione come Cleopatra, avvezza a dipingersi le labbra con un rossetto rosso preparato amalgamando pigmenti di origine animale, ricavati da formiche e coleotteri.

Rossetto rigorosamente rosso anche nella Roma imperiale, dove le donne avevano l’abitudine di utilizzare il purpurissum, un composto realizzato con solfuro di mercurio.

Battuta di arresto nell’antica Grecia e nel Medioevo e ritorno in auge grazie a Elisabetta I

Nell’Antica Grecia e nel Medioevo il rossetto rosso si trasforma in un autentico simbolo di lussuria, utilizzato solo dalle donne dissolute e dalle prostitute. Questa considerazione, poco lusinghiera del cosmetico, segna una battuta di arresto nell’uso del prodotto, per poi riprendersi la scena grazie alla regina Elisabetta I d’Inghilterra, che faceva del rossetto un costante uso personale, in pubblico e in privato, come tutte le donne della sua corte.

Se ai tempi di Elisabetta I il rossetto veniva considerato addirittura un potente strumento di guarigione, nel Settecento alla corte francese il rossetto rosso diventa simbolo di nobiltà, un segno di distinzione fra le nobildonne e le donne del popolo.

Realizzato con elevato contenuto di piombo il rossetto dell’epoca è altamente tossico, ma all’oscuro di tutto ciò le donne ne apprezzavano l’aspetto estetico.

Il rigore dell’Ottocento cancella l’uso del rossetto

Con l’Ottocento il rossetto torna ad essere considerato un belletto disdicevole, e decisamente volgare. I volti diafani dell’epoca, assolutamente privi di qualsiasi forma di trucco, non lasciano spazio alla colorazione delle labbra, trattate solo con grasso animale, assolutamente invisibile.

Nel Novecento il rossetto rosso assume i connotati d’un simbolo di ribellione

Il Novecento riaccende i riflettori sul rossetto, che diventa un autentico simbolo di ribellione. Il rossetto incarna il desiderio di cambiamento, sino a diventare l’emblema del movimento femminista, quando le suffragette, attiviste del movimento di emancipazione della donna, scelgono di indossarlo durante i comizi. La scelta è appoggiata anche da protagoniste di spicco, donne del calibro di Elizabeth Arden, che sulla Fifth Avenue, davanti al suo negozio, sceglie di regalare alle militanti rossetti rosso acceso.

Il primo rossetto in stick nel 1910 e poi l’ascesa dei grandi marchi

La nascita del primo rossetto rosso in stick risale al 1910 grazie al marchio Roger&Gallet. Poi con la fine della seconda guerra mondiale le maison della cosmesi avviano un’ampia e costante produzione del prodotto, realizzando soluzioni iconiche, entrate nella storia come quelle proposte da Christian Dior, Revlon, Chanel, Estée Lauder, e poi ancora L’Oréal Paris, Yves Saint Laurent, Clinique e molti altri ancora.